Le CPAP e Auto CPAP ResMed possono essere utilizzate per patologie quali apnee ostruttive, ipopnee e roncopatia.
La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno – nota anche come OSAS, acronimo inglese per Obstructive Sleep Apnea Syndrome – è un sotto-tipo della "sindrome delle apnee nel sonno", caratterizzata da ripetuti episodi di completa e/o parziale e/o prolungata ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno, normalmente associati a una riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue. Si parla invece di ipopnea quando è presente un disturbo nella normale frequenza respiratoria, come ad esempio un'ostruzione parziale. La roncopatia si manifesta solitamente come carattere secondario in una sindrome di questo tipo.
Le vie aeree possono essere ostruite in diversi modi. Ad esempio in età pediatrica a livello delle alte vie respiratorie l'ostruzione può essere determinata da tonsille e adenoidi ipertrofiche. Una grossa lingua, associata al normale rilassamento muscolare e conseguente collabimento dei tessuti molli che avviene durante il sonno, può essere la causa di apnee.
Talvolta, può essere causa di questa sindrome anche un'anomala struttura della mandibola o delle vie aeree.
L'apnea centrale del sonno o apnea centrale nel sonno è l'altra forma di apnea notturna.
Attenzione: un dispositivo CPAP può misurare l'indice di apnee centrali ma NON è in grado di correggerle.
Nell'apnea centrale del sonno pura, i centri encefalici deputati al controllo della respirazione "si dimenticano" di respirare durante il sonno. Il dormiente smette di respirare e poi ricomincia. Il paziente non fa nessuno sforzo per cercare di sopperire a queste pause nella respirazione: non vi sono movimenti inspiratori volontari né del torace né dell'addome, soltanto un quieto fermarsi. Dopo l'episodio apnoico, il respiro può diventare più veloce per un certo periodo di tempo, un meccanismo compensatorio per espellere l'anidride carbonica ritenuta ed assorbire più ossigeno.
Nell'apnea centrale del sonno, i meccanismi di controllo neurologici che stabiliscono il ritmo del respiro funzionano male ed omettono di inviare il segnale ai centri inspiratori, facendo sì che l'individuo salti uno o più atti respiratori. O comunque questi segnali non sono sufficientemente forti in particolari condizioni per muovere l'atto respiratorio. Anche la difficoltà materiale a respirare possono esser concause a questo blocco e favorirne l'insorgenza, come nei casi di apnea mista; viceversa a volte vi sono apnee centrali senza che il paziente abbia nessun problema di difficoltà meccaniche nel respiro.