L’American Academy of Sleep Medicine definisce l'apnea notturna complessa, o TECSA (Treatment-emergent central sleep apnea), come un disturbo caratterizzato dalla persistenza o dalla comparsa di apnee centrali durante il trattamento con CPAP, anche quando le apnee ostruttive del sonno sono risolte. Alcuni studi indicano che l'apnea centrale emergente dal trattamento potrebbe essere una condizione temporanea, risolvendosi dopo alcune settimane di utilizzo della CPAP.
Sebbene rara, la correlazione tra apnea centrale e apnea ostruttiva del sonno (OSAS) viene osservata in pazienti trattati per OSAS con varie terapie, inclusa la chirurgia, CPAP e dispositivi di avanzamento mandibolare (MAD). I meccanismi che causano apnee centrali associate a queste terapie non sono completamente compresi, ma molti studi suggeriscono che una bassa soglia di apnea (AT) e un elevato loop gain (LG) possano svolgere un ruolo significativo.
La presenza di TECSA è discussa in articoli come "Treatment Emergent Central Sleep Apnea Evaluation in Patients Treated with Mandibular Advancement Device" e "Treatment Emergent Central Sleep Apnea (TECSA) with Chronic Use of Mandibular Advancement Device (MAD): A Case Series". In uno studio, 56 pazienti (46 uomini e 10 donne; età media di 30,5 ± 8,7 anni) con diagnosi di OSA confermata dalla polisonnografia cardiorespiratoria (PSG) sono stati trattati con MAD. Un secondo studio ha esaminato 5 pazienti (3 uomini e 2 donne, età media 69 ± 6.0 anni). Nel primo studio, tutti i pazienti avevano una PSG iniziale (T0) con AHI >5, che si è ridotto nella PSG di controllo dopo tre mesi (T1). Tre pazienti hanno mostrato un numero elevato di eventi di apnea centrale al T1 (125, 62 e 176 eventi), superando di gran lunga la media del campione (10,94). Nel secondo studio, tutti i pazienti avevano utilizzato il MAD per almeno 82 giorni (fino a 20 anni). L'uso del MAD ha ridotto l'indice di ipopnea ostruttiva (OHI) nell'80% dei pazienti (Valore basale OHI: 12,2 ± 9,2; Media OHI-MAD: 7,2 ± 4,3), ma tutti hanno sperimentato un aumento dell’indice di apnea centrale (CAI) (CAI basale: 0.7 ± 1.3; CAI-MAD: 5.8 ± 6.7).
Gli studi confermano l'efficacia dei MAD nel trattamento dell'OSA. Dopo tre mesi di terapia, gli indici OSA, CSA, AHI e ODI hanno mostrato miglioramenti significativi. Tuttavia, alcuni pazienti hanno sviluppato apnee centrali. Analizzando i dati in base alla presenza di apnea centrale, non sono emerse differenze significative in termini di OSA basale, AHI, ODI, età, BMI e avanzamento mandibolare. Tre pazienti hanno riportato un numero eccezionalmente elevato di CSA dopo tre mesi di trattamento con MAD. Questo suggerisce che, oltre alla CPAP, anche i MAD potrebbero essere associati allo sviluppo di TECSA. Di conseguenza, la definizione di TECSA dell'ICSD-3 (International Classification of Sleep Disorders- Third Edition) dovrebbe includere tutte le terapie per le apnee ostruttive del sonno, non solo la CPAP.
"Noi di Oxystore valutiamo tutti i percorsi terapeutici disponibili sul mercato e riteniamo comunque che il MAD sia estremamente sottovalutato ed abbia diritto ad avere molto più spazio di quello che ha oggi" commenta Gabriele Spinelli, Amministratore Delegato di OxyStore "Gli studi sopraindicati infatti non specificano nè la tipologia di MAD utilizzato nè il livello di preparazione dell'ortodonzista, lasciando quindi molto margine di interpretazione sui risultati conseguiti".
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