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La terapia CPAP, ovvero "Continuous Positive Airway Pressure" (pressione continua positiva delle vie aeree), è un tipo comune di terapia per l'apnea ostruttiva del sonno (OSA). È anche usata per trattare la BPCO e sindrome da sovrapposizione, un termine usato per indicare quando una persona ha sia OSA che BPCO contemporaneamente.
Il dispositivo CPAP può essere equipaggiato sia con una maschera che copre il naso e la bocca (oronasale) che con una maschera che copre solamente il naso (nasale). La maschera viene fissata ad un lungo tubo di plastica flessibile collegato a sua volta alla macchina. Il dispositivo utilizza quindi un motore per soffiare aria nel tubo.
Una CPAP utilizza una moderata pressione dell'aria per mantenere aperte le vie respiratorie durante il sonno, un momento della giornata in cui la maggior parte delle persone con OSA e/o BPCO sperimentano un calo di ossigeno. Una CPAP può essere utilizzata con o senza ossigeno supplementare.
La CPAP è solitamente il miglior trattamento per OSA, una condizione che si traduce in episodi di respirazione superficiale e/o "apnea" (cessazione della respirazione) durante il sonno. Inoltre, possono beneficiare di una CPAP anche quelle persone con BPCO stabile che hanno normali livelli di ossigeno durante il giorno, ma sperimentano un calo di saturazione durante il sonno. Infine, in casi di BPCO grave, una CPAP può essere considerata come la via di mezzo tra l'ossigeno terapia standard ed una macchina per la respirazione artificiale, spesso permettendo di ritardare la necessità di intubazione e ventilazione meccanica.
I sintomi OSA e la sindrome da sovrapposizione includono forte russare, sonno interrotto ed eccessiva sonnolenza diurna. Molte persone che utilizzano regolarmente una CPAP si sentono meglio dopo aver iniziato il trattamento, ottenendo un incremento di prontezza mentale e riuscendo a migliorare le prestazioni lavorative durante il giorno e a dormire meglio, russando meno, di notte.
Non solo la CPAP spesso ritarda la necessità di intubazione e ventilazione meccanica, ma può anche aiutare le persone con sindrome da sovrapposizione a vivere più a lungo. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Sleep Medicine, le persone con OSA e BPCO che utilizzano una CPAP per più di due ore a notte hanno vissuto più a lungo rispetto a quelli che hanno utilizzato una CPAP per meno tempo. I ricercatori hanno anche scoperto che la CPAP è particolarmente utile nei pazienti BPCO che già utilizzano un trattamento di ossigenoterapia a lungo termine (LTOT).
La BPCO può degenerare, inoltre, in altre condizioni mediche come ad esempio l’ipercapnia cronica, una condizione che si verifica quando nel sangue si trovano livelli elevati di anidride carbonica (CO2). Se non curata, l’ipercapnia può essere fatale. Secondo un rapporto pubblicato nell’American Family Physician, una CPAP può aiutare i pazienti affetti da BPCO con ipercapnia quando intervenire sulla causa non risolve comunque il problema.
Per ulteriori informazioni sulle CPAP per OSA, BPCO e la sindrome da sovrapposizione, è necessario rivolgersi al medico.
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